o A dì 30 detto domenica.
Perdono accordato a Pistoia. È stato poi anche accordato il perdono ai tumultuanti di Pistoia, e Prato come apparisce dall'ingiunto motuproprio del dì 28 e già si preparano le domande di quei popoli, le quali tendono a ripristinare l'antica disciplina, ad abolire le innovazioni ricciane, a scacciare i cattivi suoi istrumenti ecc., ed ovunque si ripristinano i devoti usi passati avendo il popolo imparato a volere, perché il governo manca di forza.
Per ora Firenze quasi sola è affatto tranquilla. Ed ecco che la necessità disfà quello, che aveva fatto il capriccio nel modo di effettuare una riforma.