o A dì 18 detto martedì.
Dormire al sole. Che un signore, un letterato di vaglia legga nella sedicesima lettera del libro VI delle Lettere di Plinio il Giovane, che il dì 23 d'agosto all'un'ora doppo mezzogiorno, nella viglia in cui suo zio materno, l'illustre naturalista latino, restò soffogato nell'eruzione del Vesuvio descritta da Dione Cassio,
e successa l'anno di Roma 831 primo di Tito, "dormì esso buon pezzo al sole secondo il suo costume" e non si maravigli, riflettendo che neppure un villano, un plebeo sull'Appennino, non che sul lido di Napoli forse non saprebbe ora reggere a tale abitudine, ed a tal prova. È dunque da credersi, che la complessione