fondo, ma espresse con uno stile piacevolissimo. Queste, e tutte le altre sono oscene, e poco pie, ma di un'oscenità, che non offende le orecchie, come quella dei bernisti del XVI secolo. Vero è però, che questo poeta ha scritte ancora delle satire nel suo soggiorno in Moscovia, le quali mi dicono atroci contro i costumi di quella corte, e che da Montefiasconi, dov'è canonico, non si sarebbe creduto, che dovesse sortire egli sì libertino, sì gaio, sì originale, senza imbrattarsi delle fecce di vari paesi oltramontani ov'è stato, ed ove ha conservato nello scrivere, e nel pensare tutto l'italianismo dei buoni tempi.
Quando