J.J. Rousseau nella seconda parte delle sue Confessioni (lib. VII) p. m. 42 parlando di un pezzo subblime di musica da lui composto in una malattia avuta a Parigi. Può aver forse ragione come l'autore del Viaggio di Figaro in Spagna che vorrebbe, che fossero raccolti quei motti, che i rei sogliono qualche volta lasciare scritti col carbone su i muri delle loro carceri.
Superstizione del sale sparso sulla tavola. È antica superstizione ridicolissima, che cattivo augurio sia il ribaltarsi la saliera nei pranzi. Vi prestava fede il maresciallo de Montrevel, ed essendo a tavola presso Biron poi duca, pari e maresciallo ancor esso, una saliera fu versata, onde spaventatosi fu nella sera assalito dalla febbre,
la quale lo condusse