Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVII (1789)

Volume Diciassettesimo » Diario » H h 17 » [Dal 19 novembre] » p. 3556

saranno un eterno monumento dei meriti di questo celebre soprano, di cui dai vecchi, ho sentite raccontare maraviglie giacché la sua bella voce lo sollevò sul trono di tutta la schiera canora. La prima satira di Salvator Rosa si potette dire ch'era fatta per lui, ma un Metastasio sarebbe valso a smentirlo, e presso i posteri diverrà falso il detto d'Antistene essere impossibile "che sia buon uomo, e buon cantore Ismenia", perché Metastasio ha stimato un Farinello. Le fortune come la sua sono singolari, ed oggi giorno non vi è più monarca, che stimi un castrato al di là di quello, che vale, e non vi è suddito, che possa ripetere "Per questa razza nulla si sparagna, / I sudditi s'aggravano, e i vassalli / Per aprire al cantor larga cuccagna" ecc.

Tempo parimente bello, e freddo.