per andare alla loro pena, è stato ordinato ch'essi non godano più di questo riservo se non in carcere alla larga, e che debbano esser accompagnati sempre al loro destino ecc.
Questa disposizione è giusta, equa? Giusta lo può essere, ma non equa. Un condannato a star lungi dalla patria, dalla famiglia, da' parenti ecc. ha ben ragione di avere un poco di tempo per assestare i propri affari, e male gli può riuscire di farlo senza libertà. La società poi ha diritto a non dover temere da un cattivo cittadino nuovi mali. Il vero è però, che il confino, e l'esilio non sono per me pene utili, e buone. L'esilio esclude