gemino fra la noia benché idolatrate da una folla di amanti, e colme di tutt'i beni della fortuna; perché io stesso senza disgrazie, senza desideri, contento di mia sorte, disingannato del mondo, e dei suoi doni, situato in un posto il più vicino a quello, che averei scelto, pur senta vivamente le piccole punture, e le pieghette delle rose che turbavano il sonno ai sibariti, provi dei dispiaceri in ciò, che mi ero prefisso, che mi dovesse far ridere, e cerchi ad onta mia certe novità, che sono i trastulli degli oziosi, e fugga per nausea quelle, che dilettano molte anime meno addestrate della mia in ciò ch'è.
Tempo caldo assai, e sereno.