cap. 17 par. 19. Ma la materia è troppo vasta, sebbene interessante per farmi trattener più sopra di lei, benché resti con la curiosità di sapere come gustoso potesse riuscire egualmente il vino caldo, ed il freddo onde Marziale lib. XIV epigramma 105 potesse dire "frigida non deerit, non deerit calda petenti" e Giovenale Satira V "Quando vocatus adest calidae, gelidaeque minister"? (Ved. il Pitisco in Acqua calda, et frigida, e i citati da lui), e come arrivassero a piacere gli unguenti mescolati nel vino, di che ved. il Salmasio in Exercitationes plinianae m. p. 466 e se la consuetudine non si voglia dire, che ne fosse la causa.
Tempo un poco fosco, e tiepido.