onore, una sete di gloria comunque acquistata ecc. ecc. ecc. Tutto questo non era nel mio carattere, e mi pento di tanti anni spesi a regolare i pubblici affari, e dei cocenti disgusti sofferti in essi.
Se restavo alla Segreteria di Stato rimanevo un istrumento, ed ero contento, purché la mia guida fosse stato un uomo onesto. A Dio piacque, che uscissi dal vortice, e lo ringrazio, e consumo in quiete il resto degli ultimi miei giorni col dispiacere soltanto di essere spettatore a scene, che mi attristano. Ma queste medesime scene mi disingannano, mi rendono contento di mia mediocrità.Tempo tornato bello, e caldo.