Le medesime sono esattamente descritte in principio del secondo volume e a p. 285 e seg. si riferisce ciò che gli antichi hanno detto di questo luogo e supponendolo il palazzo che a persuasione di Taide incendiò Alessandro Magno nella capitale del regno di Persia, si cerca chi ne fosse il fondatore, [...] e si crede che fosse abbellito con le spoglie dell'Egitto e condotto a perfezione da Serse. In fine del tomo Le Brun sostiene l'esattezza delle sue figure sopra quella delle figure date e dal cavaliere Chardin che per cinque soli giorni si trattenne a Chelminar, e da Engelberto Kempfer ne' suoi Viaggi comparsi in latino nel 1711, che assai meno ne presentò.
Pare adunque che a Le Brun ci dobbiamo affidare intieramente e che le sue stampe sieno quelle, le quali