Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVII (1789)

Volume Diciassettesimo » Diario » L 17 » [Dal 30 maggio] » p. 3348v

ma più gustose delle rime del Berni scritte quando i costumi non erano tanto inciviliti, lustrati, ammolliti. S'ero poeta il mio Arlecchino diveniva soggetto di poema, ma scritto in prosa ha seco l'impronta del mio carattere duro, saltellante, vagante, pedante, caustico ecc. Sia cosa si voglia mi sono baloccato due anni e mezzo a scriverlo, ed ora mi balocco a leggerlo, come una giovane si compiace a guardarsi nello specchio, a giustificare le lodi, che riceve la sua bellezza, ad ornarla in sempre nuove fogge, capricciose, e vaghe, a metterla a confronto di quella delle sue simili per trovarla più perfetta.

Tempo un poco turbato di prima mattina, poi bello.