di S. E. G. ... di Sua Eccellenza restata in petto, e di tutti quelli altri pochi, che ci sono stati destinati, per governarci, la storia dei quali farebbe ridere più, o meno respettivamente se fosse scritta, da chi sapesse scrivere come conviene le novelle della vita umana, ed i caratteri dei nostri confratelli.
Se tali dispiaceri addiacciano il nostro individuo avvezzandoci a morire a brani, la filosofia ci sostiene in tutt'i punti della nostra esistenza facendoci accorti, che o dobbiamo finire, o dobbiamo esser testimoni della fine altrui, o sia questa naturale, o sia civile, o politica. Dunque accostumiamoci a questi mali, e l'intensità loro sia la prova della nostra sensibilità, e del merito di quelli, che andiamo a perdere di volta in volta.