ø A dì 22 detto mercoledì.
Carteggio di d'Alembert col re di Prussia. Il primo tomo del carteggio di Federigo con d'Alembert
mi ha portato il dispiacere di trovare due ciechi fare alle bastonate parlando di Dio, di libertà, di religione troppo spesso. Ma io osservo l'uomo, e quindi piango la sua cecità, ed imparo che col maggior talento possiamo non vedere, perché il talento non serve a scoprire i misteri rivelati. E del Papa? Del Papa dicono mille mali, come se al genere umano giovasse più essere affettato nelle guerre, che bruciato all'Inquisizione, incatenato da un re, che da un sacerdote. Venero questi due geni, ma trovandoli nel cuore simili a tanti altri di minor portata mi perdo in un abisso di confusione. Essi