mai intimamente approvati, di migliori soggetti parendomi, che deva occuparsi chi di vero letterato vuol far comparsa, che di molti di quelli dei quali si occupò il Lami ricco di memoria, di erudizione, e di modesto orgoglio. Ma forse il Fontani ebbe diletto in questo scritto di far eco alle massime che serpeggiavano quando il giansenismo andava in maschera fra noi, e quando con le parole il Lami se ne sosteneva il partito.
Tempo sempre vario.
ø A dì 12 detto giovedì.
Cicalate fiorentine, e notizia di alcune di esse. Per passatempo mancando in quest'anno il passatempo delle maschere mi sono messo a leggere in questi giorni le cicalate, che già furono lette agli Stravizi della morta Accademia della Crusca impresse nel vol. VI della parte I delle Prose fiorentine (1723 in 8°) e fra le tre prime di Michelangelo Buonarroti il giovane detto l'Impastato Sopra il Ferragosto, Sopra