attribuendo esso l'origine di molte costumanze. Quello che segue poi negli harem è impenetrabile, ma si sa non ostante che la vita delle femmine, che vi sono rinchiuse è più miserabile, che nei conventi nostri. La gelosia, la superstizione, il tribadismo vi alligna con tutto il treno delle malizie femminili di chi non ha un'esistenza sua propria, e di chi è soggetto alle crudeltà di un padrone, il quale tutto può, tutto osa. Abas II fece bruciare in un cammino una ragazza, che finse di avere i suoi periodi per non giacere con lui. Altre barbarie si commettono di aborti, incanti, veleni che farebbero inorridire a saperli. E queste donne fanno la spopolazione quando vanno fuori, essendo delitto capitale il trovarsi per le strade ove passano anche per caso, e nei villaggi come si dice nel cap. 13.