o A dì 29 detto mercoledì.
Bel tempo, onde sono andato a pranzo alle Forbice dal consiglier Seratti, ove ho trovata compagnia, ma compagnia nobile nella quale il dialogo non poteva essere che insulso, e leggiero, benché i commensali non fossero tutti o leggieri, o insulsi.
ø A dì 30 detto giovedì.
Segue il tempo bellissimo, ed io mi diverto a muovermi, ed a passeggiare perché "je me contente de jouir le monde, sans m'en empresser: de vivre une vie, seulement excusable, et qui soulement ne pèse ny à moy, ny à autruy". Siccome protestava il mio Montaigne lib. III cap. 9 t. VIII p. 156. Ed infatti cosa desiderare di più? Il bisogno dei fanciulli è il moto, dei giovani l'amore, dei vecchi l'avarizia, ma soddisfatti tutti questi bisogni siamo contenti? No. Dunque?