di tutto ciò che ordinano per il sacro, e per il civile le leggi di Mosé agli ebrei, fatta con studio, e diligenza, ma non esamina con filosofia questa disposizione, e non ne cerca né le cause, né lo spirito, talmente che non adempisce ancora a ciò, che manca in questa materia, ed a ciò, che cercavo io da gran tempo, che fosse fatto. In altra opera l'autore esaminò, e paragonò insieme la legislazione di Zoroastro, di Confucio, e di Maometto
sempre da erudito, non con quelle viste, che alcuno altro averebbe avute, che fosse stato più simile a de Paw di cui parlerò altra volta. Pastoret risparmia certo