si amavano, si palpavano, si rispettavano ecc. Venne poi Quinto Settano, e tutto pose sossopra segnando l'epoca di un nuovo ordine di cose in Firenze, sconvolto dalle durezze dell'abate Fontana, talché oggi tutti quelli, che sanno sono emuli, o nemici onde si bussano, si deprimono, si perseguitano. Che sarà? Io non lo vedrò. Per ora soffro in questa guerra il dispiacere di osservare la decadenza della nostra gloria letteraria in un tempo in cui potremmo ben essere al livello degli altri per cento ragioni.
Tempo in qualche ora turbato, ma sempre cocente.