Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVI (1788)

Volume Sedicesimo » Diario » P 16 » [Dal 16 maggio] » p. 3112v

dalle regole, a chi vuol seguirle, fa che siamo inceppati, e senza estro nel nostro cammino letterario. Provvediamoci d'idee, prendiamo la penna, e andiamo avanti con franchezza, con coraggio. Nascerà certo un libro, che varrà quanto un altro perché vi sarà della naturalezza, del fuoco, dell'estro in buona dose. Ma che insegneremo? Quello che sappiamo. È poco? Per un uomo che ha letto, che ha pensato vi è sempre speranza d'insegnare a quattro quinti de' suoi simili, che non hanno avuto tempo, o voluto aver tempo di pensare, e di leggere. Montaigne scriveva quello, che gli veniva alla penna, e quante buone cose ha scritte, e quanto bene! I più annoianti, i più pesanti sono quelli che scrivono colle seste, e colla riga alle mani. Entrate in una libreria, e persuadetevene amici.