variano poco, e che dimostrano il vero pensare di questo eroe, ch'ebbe non pochi difetti, perch'era uomo.
ø A dì 7 detto venerdì.
Quipu. Fra le tante maniere di spiegare i propri pensieri esternandoli agli altri quella vi è ancora degli antichi peruviani che lo facevano con i quipu, specie di nodetti di lana di vari colori dei quali fa menzione il padre Biagio Valera nella sua Storia degl'Yncas t. I lib. II cap. 27 e lib. IV cap. 19 e doppo di lui vari altri.
Madama de Graffigny lorenese stampò nel in due volumi in 12° le Lettere di una peruviana che suppose scritte originalmente con detti quipu, da Zilia a Aza suo amante (furono anche tradotte in italiano dal signor Diodati Parigi 1777 in 8° e col testo francese 1797 in 8° con figure). Queste lettere dettero motivo a don Raimondo di Sangro principe di San Severo di dare in luce a Napoli nel 1750 in 4° un libro col titolo Lettera apologetica dell'Esercitato accademico della Crusca contenente la difesa del libro intitolato 'Lettere d'una peruviana per rispetto