sempre avanti agli occhi di quelli che osservano. Non l'anatomico solo lo può vedere nella sagace tessitura della nostra macchina. Un'occhiata sola ai nidi degli uccelli, alle loro uova, un'occhiata ai fiori, un'occhiata agl'insetti... Sì, tutti questi oggetti mi convincono che il nulla, o il caso non fece tanti portenti. Se poi mi volgo al cielo? Mi perdo confuso fra lo stupore, e l'abiezione mia. Io non sono il primo, né sarò l'ultimo che legga Dio nelle opere della sua mano, ma neppure sono il primo che non possa ben dir quello, che sente oppresso dalla venerazione, se non infiammato ardentemente dall'amore come dovrei. Leggessero Sant'Agostino per imparararvi questo amore, tanti che lo leggono per dissotterarvi dei sofismi, degli errori. Si occupassero di Dio per farlo amare come deve essere amato, non per farlo adorare come a loro piace. Ponessero la carità