notato, non trovo egualmente segnata la bontà. Di più vi è qualche salto nel peso delle monete di uno stesso luogo, che anderebbe schiarito doppo averne assicurata la conservazione, la quale non vi si dice mai qual sia, e le medaglie a fior di conio sono sempre rare. Questa è una parte dello studio nummario non ancora schiarita abbastanza per quanto gli eruditi abbiano assai faticato sulla medesima ed in specie Carlo Arbuthnozio, ch'è dei più esatti. A me manca qualche comodo, e molto più manca l'abilità, e la pazienza per fare un lavoro simile con quello scrupolo, e con quella intelligenza che bisognerebbe. Mi pare di averlo già detto ma lo ripeto anche adesso tempo in cui se avessi dette qualità potrei applicare a ciò, mentre i gabinetti sono in ordine, i cataloghi sono finiti, e copiati, e poco altro ho da fare che star solo in sentinella.