et fugata tortura cuius iniquitatem multiplicem fallaciam atque illicitum inter christianos usum, libera et necessaria dissertatione aperuit Ioh. Grevius clivensis quam captivus scripsit in ergastulo amsterodamensi ob raritatem elegantiam, et varium usum recusa accurante Io. Georg. Pertsch Ilto Guelpherbyti 1737 in 8° di pagine 560. Bayle nel suo Dizionario ha parlato dell'autore, e del libro il quale fu pubblicato a Ambourgo nel 1624 e così il promotore della presente edizione essendo certo che il Grevio sofferse la prigionia per essere stato arminiano.
In due libri è divisa l'opera nel primo parla dell'uso di lei, e nel cap. 4 par. 2 e 3 p. 57 e seg. fa orrore l'enumerazione dei tormenti praticati ai quali vanno aggiunti quelli descritti nell'appendice p. 539. Il mio sotto cancelliere della Pratica Segreta dottor Ciucci mi diceva aver veduto in un processo una donna tormentata con la capra, e la fune come dice il Farinaccio, lib. I Praxis rerum criminalium t. V p. 137 nota 150 trascritto dal nostro autore p. 62 per moltissime ore infruttuosamente ma non seppe ritrovarmelo come desideravo. Nel secondo lo impugna con la forza degli argomenti, che poco hanno persuaso fin qui l'Europa in genere. Mi dispiace di aver conosciuto tardi questo opuscolo, e non quando poteva giovarmi. Anche Christ.