di pagine 54 senza la dedica, e con un buon ritratto del medesimo Durazzo. Quanto è preziosa per la stampa quest'opera, altrettanto è superficiale, e vuota, né cosa alcuna insegna, che non sappia chiunque. Nulla si dice di quello, che si promette, e con ampollose parole si dà una idea della raccolta la quale si fa ricca di trentamila stampe, e più, sotto circa millequattrocento maestri di varie scuole distribuite. Io speravo d'instruirmi, e sono rimasto assai deluso dal titolo nello scorrere la sterile chiacchierata di un cortigiano del conte, di cui molto mi è stato parlato dal signor Antonio Armanno anni sono.
Egli nel 1776 vendé al principe Alberto di Sassonia una collezione di stampe antiche italiane chiestali due anni prima,