ø A dì 17 detto venerdì.
Mi sono posto a minutare delle lettere a nome di Arlecchino per unirle alla sua vita. Sono leggiere, e filosofiche, né so se bene dipinga il carattere, che voglio ritrarre secondo, che l'ho immaginato.
Ieri tornò di Roma lo scultore Francesco Carradori amico della casa, per stabilirsi qua.
Tempo sempre simile.
ø A dì 18 detto sabato.
Tempo eguale, ad onta di alcune nebbie, che nella notte ci facevano sperare l'acqua.
In questa stagione nulla posso ancor fare di quello, che vorrei, e volentieri mi arrolerei nel quietismo indiano, che insegna assidersi con le gambe incrociate e con le mani sulle ginocchia pensando alla