ø A dì 7 detto martedì.
Tempo per il mio individuo anche più cocente, onde malamente vegeto, e non mi delizio, che la sera, ed all'ombra di qualche giardino.
ø A dì 8 detto mercoledì.
Tempo eguale.
Se oggimai fossi in un impiego, che mi obbligasse a lavorare, sarei l'uomo più scontento del mondo, perché la mia testa si svanisce a questi orrendi caldi, e va in sudore.
o A dì 9 detto giovedì.
Simile.
Null'altro posso scrivere se non, che la stagione non mi permette di essere attivo, per quanto comparisca nella compagnia allegro, e di buon umore assai.