Si narra da Svetonio cap. 52 che Giulio Cesare avesse intenzione di permetter per legge, che gli uomini avessero quante mogli bramassero senza distinzione di grado. Plutarco nella Vita di Marco Antonio narra essere egli stato il primo romano che avesse nel tempo stesso due consorti. Gli efori obbligarono Anaxandride re di Sparta a sposare due donne (Erodoto lib. V cap. 42) e Solone permesse per legge agli ateniesi di far lo stesso per riparare la spopolazione prodotta da una pestilenza. Socrate lib. IV cap. 51 narra che Valentiniano I pubblicò una legge in cui permetteva di sposare due femmine, ed egli prese Giustina senza repudiare Severa da cui aveva avuto Graziano. La cosa stessa è stata ripetuta da Cassiodoro nella sua Storia tripartita, da Giornande, da Niceforo, da Paolo Diacono, e fra i moderni la ripetono Gobelino Persona nella sua Cronica universale, Basnage, Montesquieu, Fleury lib. XVIII num. 23, Eineccio Antiquitatum romanarum lib. I tit. 10 ecc. Ma il Baronio ha rivocato in dubbio questa legge, così monsieur de Valois, Bossuet nella risposta a Basnagio, Tillemont, e più stesamente monsieur Bonamy nel t. XXX delle Memorie della Reale Accademia delle Iscrizioni p. 394 e seg. Gregorio II rispose che un marito che avesse la moglie inferma poteva sposarne un'altra, assicurando gli alimenti alla prima, e ciò si trova ne' Concil. Gallicani t. I ep. 9, nel Decreto di Graziano q. 7 cap. 18 ma in qualch'edizione questa decisione è riprovata. Si sa che Lutero permesse al langravio di Hesse di aver due mogli.