ø A dì 2 detto mercoledì.
Plinio il Giovane suo modo di pensare. Tutta la stima che ho per Plinio il Giovane non mi permette di scusarlo sopra un sentimento che spiega nella lettera 97 del lib. X. Ivi parlando dei cristiani dice "Perseverantes duci iussi. Neque enim dubitabam, qualecumque esset, quod faterentur, pervicaciam certe, et inflexibilem obstinationem debere puniri".
La costanza nel credere, la disobbedienza all'altrui opinione è appresa da Plinio per un delitto, ma come può essere un delitto il non accomodare la propria volontà all'altrui in materia di religione, quando la forza sola è quel diritto, che ha un imperante per farmi pensare a suo modo, quando niuno vi è che possa comandarmi di credere a voglia altrui, allor che la mia credenza non offenda l'ordine pubblico, quando l'ubbidire è un debito di suddito per