ø A dì 22 detto giovedì.
Qualche buffone potrebbe forse criticare i miei presenti studi. Ma come che quasi ogni giorno divento più spregiudicato, e compassiono il mio prossimo della supposta sua capacità, con sostenere a viso scoperto, che i letterati di professione, cioè coloro, che nelle lettere ripongono la loro fortuna, sono uomini per lo più cattivi, e nocevoli, così non curandomi più troppo di esser dotto, non pongo negli studi quell'importanza, che altri vi vorrebbero riporre, ed il carattere solo di uomo istruito mi pare preferibile. Di molti schiarimenti sarebbe suscettibile, questa mia tesi, ma non ho il tempo di darli, né questo sarebbe il luogo per collocare una declamazione nelle forme, come tante volte ho avuta la tentazione di scrivere.
Tempo bello, ma nel giorno si è un poco turbato.