Tempo umido, coperto, dolco assai.
ø A dì 29 detto venerdì.
La storia che vado leggendo dell'abate Tiraboschi è piuttosto quella delle persone, che delle cose, onde per questa parte non è tanto utile, quanto doverebbe essere. Ma per farla delle cose, e non delle persone bisognava, che l'autore sapesse molto più di quello, che sa, e fosse a portata di varie scienze, che un letterato non possiede. Un letterato è un facchino avvezzo a rivolger le balle del sapere, senza prendersi cura di quello, che sta dentro. Di rado ha il talento, che gli bisognava per soddisfare ai suoi impegni, ed è solo addestrato a sfogliare dei libri per trovarvi dei fatti, non a pensare sopra di essi, a combinare, a svolgere le altrui idee filosoficamente.