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[Dal 30 ottobre]
ø A dì 30 detto lunedì.
Etruschi. Io posso pensare tutto quello che mi pare, e posso riflettere alle contradizioni, che si presentano a' miei sguardi liberamente.
Per questo dirò che mentre scrive l'abate Visconti (Museo Clementino vol. II p. 86 in nota b) "Tutto ciò che dell'anteriorità delle belle arti in Etruria hanno scritto molti italiani, seguiti con non molto criterio da parecchi celebri oltramontani, si averà sempre da chi conosce le arti antiche sugli originali per una mera illusione. Non si questiona se gli antichi popoli italici, o etruschi, o umbri ecc. non avessero qualche arte, ed ancora qualche principio di quelle d'imitazione prima della venuta delle greche colonie, come ancora i Greci le conoscevano prima di mandar colonie in Italia: si dice solo che il grecismo evidente di tutti i monumenti italici prova che queste arti si giovarono della vicinanza dei Greci sino a trasformarsi del tutto, e che le reliquie, che ce ne rimangono, questa epoca, e questa imitazione chiaramente ci presentano".