Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIV (1786)

Volume Quattordicesimo » Diario » Y 14 » [Dal 4 ottobre] » p. 2706

Nella mia malattia ho provato quanto vaglia avere attorno una creatura, che vi ami, e che bisogna assai compiangere chi vive in un solitario celibato. Eppure questo solitario celibato ha le sue delizie, ed i suoi comodi. Ciò è meno per colpa della natura che della corrotta sociabilità. Chiamo corrotta sociabilità quella, che il lusso ha guastata, che ci ha posta a lato non una compagna, ma una dispotica delle nostre sostanze, e delle nostre voglie, che ha reso il matrimonio non un dolce vincolo, ma un pesantissimo fardello, che destina la moglie a goder tutto, e noi a nulla godere, che la carica di procrearci dei figli quanti solo a lei piacciono, e che vuole che noi soli pensiamo ad allevarli ecc.