Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIV (1786)

Volume Quattordicesimo » Diario » H 14 » [Dal 24 marzo] » p. 2603v

ø A dì 29 detto mercoledì.

Diceva qualcuno "Io temo Dio, e subito doppo Dio io non temo, che quello che non lo teme". Aveva ben ragione; ancor io sono in questi medesimi sentimenti, e mi pare di essere allato ad un assassino quando sono allato ad un miscredente. Eppure ciò mi segue non di rado. Vero è che quelli ancora che parlano a nome di Dio sono capaci di fare il male, ma sempre più quelli, che non vogliono, o non sanno conoscerlo, e sono persuaso, che tanti che hanno devastata la terra a nome di Dio, non lo credessero in cuore.

Potrebbe darsi che in qualche altro sistema di religione non si temesse la morte quanto noi la temiamo? Sì certo, ma tutte le religioni fin ora spaventando l'uomo, e volendolo ridurre schiavo hanno creduto loro interesse di riempirlo di terrori, e di minacce, e la nostra ha ritratta insieme la dolcezza del Redentore con i colori, che confacevano agl'interessi, ed all'ambizione imperativa