Se presto cadevano fra mano questi libri d'uomo valente quante fatiche risparmiate, quante vigilie, quanti fogli! E perché leggiamo adunque i libri scritti sopra loro tanti anni sono? Perché non gli abbandoniamo al destino a cui sono una volta destinati?
Tempo bello.
ø A dì 28 detto sabato.
Tempo tuttavia bello.
"Odio il volgo profano, e i ciechi inganni, / L'insidie l'alma mia aborre, e sprezza. / Con l'ozio vil mortale imprendo guerre" ecc. dice in un sonetto l'abate Salvini, e lo dice per me. "Pensa che né tu solo al mondo sei, / Né che al genio, e al piacer tu sol nascesti, / E che sei in guerra, e che combatter dei, / E che chiedi il trionfo, e non vincesti" ecc. Dice pure in un sonetto il dottor Bellini, e lo dice per me.