sua cella la mia sorella malaticcia. Due anni fa né io n'ella credevamo di venire a tanto.
Tempo sereno, ma umido.
ø A dì 10 detto martedì.
Liberi Muratori come trattati da Giuseppe II. L'Imperatore ha preso cavalierescamente a trattare i Liberi Muratori scrivendo nel dì 11 del passato una lettera riferita nelle gazzette, nella quale si dichiara d'ignorarne i misteri, per non essersi mai curato di apprendere le loro ciarlatanesche cerimonie, benché possa essere una società composta di molti bravi galantuomini che, hanno fatto del bene all'umanità, all'indigenza, ed all'educazione, ed ha ordinato ove possano tenersi le Loggie, che i capi debbano esser noti, ed i confratelli, che i militari non vi possano essere ascritti ecc.
Questo regolamento pare sensatamente diretto a screditare, ed abolire un tal corpo, e ciò è fatto in un modo non troppo severo, ma con un linguaggio degno di un sovrano non debole, non bigotto, non pregiudicato.