non sieno né un pretto calvinismo, né un vero luteranismo, né un semplice giansenismo, ma un impasto di tutto assieme. Io non me ne intendo, né me ne voglio intendere.
In terzo luogo proponevo un secondo spedale in aggiunta a quello dei pazzi, per le persone che spogliate del libero arbitrio fanno il male strascinate dal loro cattivo destino, come Oreste. Perché impiccarli? Ma pure costoro devono separarsi dalla società, acciò da questo loro cattivo destino non sieno doppo il primo spinti a commettere il secondo, il terzo, il quarto delitto. Capo di questo spedale farei poi alcuni degli autori dei nostri Annali Ecclesiastici, e vi porrei sopra la porta l'arme del vescovo Scipione. I regolamenti per il medesimo, le letture, le penitenza, o i gastighi gli saprei qui progettare, se volessi ora più trattenermi in queste buffonerie