Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » A a 13 » [Dal 19 novembre] » p. 2515v

sue profusioni si volse al libertinaggio di cuore, e di mente. Vennero i spagnuoli in Italia ricchi, e sparsero il denaro in Firenze con largità nel giuoco, e nei piaceri. Io ero nato di poco, e dovetti nella mia fanciullezza vedere il brio, e l'abbondanza nella mia patria. Passammo ad esser provinciali, ma il governo lorenese non si curò di moderare troppo i costumi. Quindi una folla di belle brillava nel far godere, e gli uomini allegri, spiritosi, e scostumati si davano bel tempo in tutt'i modi, ed assopivano i lamenti del popolo, il quale era ogni giorno più povero. Nominerei quelli, e quelle che avevano più nome? Sarebbe inutile per chi mi leggesse. Lo stesso conte di Richecourt non dava molto buon esempio, meno i finanzieri, e i militari. Ma le dame in genere erano come dovevano essere. Alla venuta di Sua Altezza Reale