Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » Z 13 » [Dall'8 novembre] » p. 2513v

che morali, tanto riguardo al sacro, che al profano. Dio non voglia, perché ad altro non servirebbe, che a tessere un secondo articolo per la Scrotogea, forse anche più curioso di questo.

Ed è possibile che si trovi tuttavia, chi scriva dei libri simili a questo appena soffribile nel IX secolo, quando l'Europa, non che Firenze, era coperta di barbarie, e che i nostri moralisti sieno ancora così imbecilli, e fratescamente ridicoli? Se l'opuscolo si sopprime sarà anche più ricercato, e creduto più importante di quello, ch'è. L'autore solo doverebbe esser messo nello spedale dei pazzi, a farli soffrire quel martirio che non teme, perché eletto, e guidato da Dio qual suo istrumento per flagellar questo nefando, perverso, puzzolente abuso, il peggiore che in linea di usanza regni sulla terra, perché fomentatore di un vizio che per avere finora strascinato più milioni verso il lago di Pentapoli ha scemato l'umana popolazione.

Tempo tuttavia molto bello.