o A dì 11 detto giovedì.
Tempo buono.
Strano capriccio di un duca di Tarsia. Fra i molti signori napoletani che abbiamo qua vi è un giovane dei duchi di Tarsia ufiziale nei Liparotti, il quale mi ha rammentato che l'avo suo fece da un lato del suo palazzo una ricca libreria magnificamente ornata ad uso pubblico, e dall'altra un'elegante stalla con marmi, statue, dorature, e cristalli, la quale è andata male.
Ecco una curiosa prova dell'insensato, ed insipido lusso dei ricchi, i gusti dei quali sono per lo più tanto strani da muovere le risa. Troppo spesso mancano essi del buon senso per saper spendere utilmente le loro facoltà, ed in modo che faccia ad essi onore.