ø A dì 4 detto giovedì.
Tempo sempre lo stesso.
Ciascuno fabbrica il mondo a suo modo, tanto fisicamente, che politicamente. In conseguenza si sentono i più bei romanzi del mondo. Ancor io farei il mio se presumessi molto di me, anzi lo scriverei, perché devo confessare di averlo immaginato più volte. Che superbia! Che alterigia!
o A dì 5 detto venerdì.
Tempo un poco burrascoso doppo il mezzogiorno.
Benché sia contento della mia salute, non ostante la stagione mi mantiene languido, e debole, onde non posso, che baloccarmi mollemente, ed occuparmi con le inezie. La compagnia della Teresa composta di giovanotti me ne dà il comodo. Essi hanno quella briosa leggerezza, che naturalmente io non ho più.