Georgofili dello scorso mercoledì vi lesse una buona memoria della quale è stato nella Gazzetta Toscana di questo giorno inserito un estratto con promessa di pubblicare anche un'istruzione con l'opportuna figura, allorché questa pianta averà vegetato nel Giardino Bottanico di Boboli. Per questa memoria ho somministrata io stesso qualche notizia tratta da Plinio lib. XXV cap. 3, da Strabone lib. XVI ecc., e nella Gazzetta Medica del dottor Luigi Targioni è stato pure indicato questo caso, che merita di esser pubblico per mettere in guardia i nostri agricoltori dal rischio di cadere in una simile disgrazia.
Ogni uomo illuminato, ed in specie le accademie agrarie doverebbero interessarsi per far conoscere tutti gli alimenti nocivi, ed è lodabile assi il dottor Giovanni Iacopo Plenck nell'averlo fatto in parte nella sua Bromatologia ove indicò il detto Lathyrus cicera (p. 160) non meno dell'Ervum ervilja che sono i nostri veggioni, o girli.Tempo buono, ma un poco nebbioso.