ø A dì 22 detto martedì.
Tempo turbato, e rigido.
A riflettere all'alterazione dei costumi, delle usanze, delle opinioni, dei pregiudizi, dei gusti, degli studi, dei divertimenti ecc. degli uomini noi ci apriamo un gran spettacolo, stupendo, maraviglioso, piacevole, istruttivo. Io mi ci volgo qualche volta, ma non ho forza di scorrerlo tutto come vorrei, di paragonarlo, di confrontarlo nelle sue parti, d'intenderlo, di descriverlo. È un'estasi dalla quale scendo senza saper dire quello, che ho veduto. È un sogno le di cui tracce poco mi restano impresse nella mente. È un sforzo dell'immaginazione che mi stanca per gli spazi immensi nei quali s'inoltra. Tornati in noi possiamo stimar qualche cosa? Possiamo rispettare quel che l'istante rispetta? Possiamo curarci di sortire dal nostro nulla con le arti adoperate dalle passioni? Resta ancora che venga un filosofo a dipingere