Roccella nella quale occasione spese sopra 100.000 scudi. Queste Memorie sono sovente noiose perché minute, e leggieri, ma di volta in volta presentano degli aneddoti curiosi. Quello che ho riflettuto è essere una gran follia l'ambizione, ed un cattivo mestiere quello del cortigiano, come un'infelicità la circostanza di dover servire i sovrani appresso i quali nulla sono i sacrifizi più grandi della vita, e della roba, e un delitto le mancanze più piccole, ed anche i soli sospetti, e le disgrazie della sorte, e delle combinazioni. Di questo scrittore, e di questo libro molti parlano, ma egli manca nella Biblioteca virorum militia aeque ac scriptis illustrium dei Menckenii forse perché non è una vera produzione di spirito, ma un sterile giornale disteso per disannoiare l'ozio di una carcere dalla quale l'autore scrive per qualche anno quello che non vedeva. Bassompierre in principio si fa merito dell'autorità del suo giornale, ma è da credersi che niuno della sua qualità, delle sue occupazioni (le donne, ed il giuoco