Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » B 13 » [Dal 9 gennaio] » p. 2343v

di ricevere il progetto di un collegio, e di un'Accademia di Piacere che manca fra i tanti stabilimenti europei.

Ma come porlo in luce, in questi nostri paesi? Egli mi si affaccia alla mente, ma è troppo gaio, troppo libero per noi. In esso si potrebbero riunire gli sparsi materiali antichi, e moderni, ma offenderebbe i nostri costumi. Le feste, gli spettacoli, gli esercizi sarebbero all'estremo vari, e brillanti. I divertimenti, i balli, le cene, le passeggiate, le caccie dilettevoli, e allegre. Se volessi spiegare le mie idee si vedrebbe, che nulla è stato fin qui pensato di simile. Le forze, i salti, le destrezze, i problemi, le corone, le palme le canzone, le sinfonie svilupperebbero delle imagini nuove, e di un genere straordinario. Anche le pene per le mancanze agli usi, ed ai giuochi sarebbero affatto diversi dai già proposti in altri stabilimenti. Le mobilie, le vesti, le mense, i comodi non averebbero niente di comune con i già immaginati. Sale, gallerie, bagni, giardini, sarebbero affatto