ragione del motivo di questa prerogativa, ma non ha ardito insister molto sulla durabilità della medesima. Io dicevo stamane al dottor Sarchiani che l'autore meriterebbe di esser confutato, colà dove fa il carattere alla nostra lingua, mostrando che il medesimo non si è apposto nell'assegnare le cause per le quali la francese ha ottenuto di essere la più generale, e nel caratterizzare l'indole, ed i difetti dell'italiana, i quali li hanno demeritato questo onore. Egli mi ha promesso di prender tutto ciò in considerazione in alcuna delle sue lezioni sopra la lingua toscana, e sicuramente la cosa lo esige, perché noi non abbiamo meritato di esser posposti ai francesi, se non perché il nostro idioma più difficile, più ricco, più composto, non sa piegarsi tanto alla semplicità, alla chiarezza, alla monotonia dell'altro, più piano perché più povero.