Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XII (1784)

Volume Dodicesimo » Diario » B b 12 » [Dal 16 novembre] » p. 2307

l'imagine del mondo presso i medesimi popoli come un simulacro in figura umana con i piedi uniti, e commessi assieme per esprimere, che non si parta dal suo luogo. Eudosio poi presso Plutarco (De Is. et Os. p. 376 c.) accenna, e spiega la favola egizia di Giove, il quale non potendo camminare per aver le gambe unite se ne stava ozioso, e vergognoso in un deserto, finché fu abilitato al moto da Iside, che gli divise le gambe, perché la mente, ed il pensiero di Dio restando nel suo invisibile, e nel suo segreto, venne col moto alla generazione. Lo stesso Plutarco (loc. cit. p. 358) riferisce altra favola egiziana, che Iside congiuntasi con Osiride morto generò Arpocrate, e lo partorì prima di compiere il tempo necessario alla perfezione del feto debole nelle parti inferiori.