di Ferdinando I la quale par scritta pure col medesimo segreto (mio Saggio storico t. I p. 183). Leggendo adesso l'opera del conte di Caylus trovo nel vol. IV tav. 106 quattro ciottoli del Rodano di vari colori carichi d'iscrizioni similmente di rilievo tanto greche, che latine, e barbare.
La più curiosa è però l'ultima la quale è una copia esatta della lib. VIII del codice teodosiano De poenis degl'Imperatori Valentiniano e Valente emanata nel 365 in favore dei cristiani. Quello però che interessa in questo monumento è che tal leggenda è scritta in lettere corsive con i punti, e che porta il carattere arabo "18" in vece del romano "XVIII". Io non so sospettare di frode in questa pietra di color nero per molte ragioni, ma desidero che altri l'esamini, e l'osservi esattamente.