deve servire per vari anni come di diario perpetuo, ch'è più voluminoso degli antecedenti, contenendo tutto quello ch'è stato detto negli anni scorsi, che nei futuri sarà ristretto all'indicazione delle feste, e delle funzioni, e che l'autore si vuol riposare, perché pensa forse di applicarsi a qualche altra non meno utile opera spirituale, se Iddio gli darà capacità, e comodo. Questo diario porge in succinto la vita dei santi del giorno, la spiegazione dell'Epistole, e dei Vangeli, moltissime notizie liturgiche e molti devoti suggerimenti dettati da un cuore pieno di vera pietà. Che un religioso stenda un diario simile non è cosa da maravigliare, ma che lo componga un allievo di Condillac, ed un sovrano, non può non apparire un fenomeno unico, il quale parrà anche più straordinario, a chi si ponga ad esaminarlo. Io non voglio comparire incredulo a fare sopra