Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XII (1784)

Volume Dodicesimo » Diario » P 12 » [Dal 27 giugno] » p. 2224v

leggi, di canoni, di storie ecc. rispondendo di volo a qualche asserzione di Giovanni de Vita, il quale nel t. I delle sue Beneventane antichità dissertazione XI cap. 2 ha sostenuto il contrario, ed al Muratori che negli Aneddoti latini, e greci pensò prima come lui; e dico infilzatura perché tutti questi materiali sono ammassati, e indigesti. Non bisognava tanto lavoro per mettere in chiaro la tesi sostenuta, ma vi bisognava miglior stesura, miglior discorso, e più generale apparato di notizie relative alla materia per lumeggiarla, e per farla gustare. Mi dicono che vi sono state resecate delle piccolezze e delle inezie.

L'abate Mehus, uomo tanto erudito quanto poco accreditato, non era atto a scrivere un libro che piacesse. A me non appartiene farne qui un estratto, onde finirò con dire, che amerei di aver tempo di confrontare il nostro autore con i suddetti parendomi che il suo sentimento possa in parte esser combattuto, e possa avere dell'eccezioni, e che il governo poteva spender meglio il suo denaro per insinuare nel pubblico l'idea che ha abbracciata.