con qualche diversità, perché dice che il decreto fu fatto dal re Alfonso il Grande, e che la dama spagnuola, la quale ricorse, aveva uno sposo, che la voleva godere fra il giorno, e la notte trentadue volte.
Suppone poi che di questa dama sia stata scritta la vita nella Storia di Spagna. Costui vinceva molto il conte di Sant'Agnan, il quale sposando madama Bourdeziere non potette vantarsi al re Francesco II di averla servita più di cinque volte, e quel segretario il quale in tal congiuntura ridendosi di ciò, si vantò di avere in ventiquattro ore resi i suoi servizi ad una principessa sua amante dodici volte siccome racconta il medesimo Brantome p. 482. Degli eroi simili non so se fossero stati debellatti dalle trentadue ricette contro la lussuria che il detto scrittore p. 203 dice aver lette in un librucciaccio italiano,